Audi: l’iconico motore a cinque cilindri compie quest’anno 45 anni

2022-09-17 01:20:57 By : Mr. Jay Cao

Dal lancio del primo motore a cinque cilindri, avvenuto nel 1977, l’iconico frazionamento è ormai un pilastro del DNA di Audi. La caratteristica sequenza di accensione e il sound inconfondibile anticipano un’esperienza di guida emozionante, caratterizzata dalla generosa disponibilità di coppia e da performance di riferimento a fronte di ingombri contenuti.

La più recente evoluzione del motore TFSI da 2.5 litri affianca ad highlights tecnici, quali il basamento in lega leggera, la coppa dell’olio in magnesio, il rivestimento al plasma delle piste dei cilindri e la rotazione di 400 CV e 500 Nm nel range di 2250 e 5600 g/min.

Con il primo propulsore benzina a cinque cilindri, la casa dei quattro anelli alzava l’asticella della raffinatezza tecnica rispetto alla concorrenza. Il classico quadricilindrico appannaggio della precedente generazione della berlina veniva dotato di un cilindro supplementare così da aumentare la cubatura, portata a 2.1 litri. La potenza, invece, toccava i 136 CV, senza incidere negativamente sugli ingombri. Fu l’inizio di una nuova era.

Insieme alla trazione integrale quattro e alla sovralimentazione tramite turbo, il cinque cilindri di Audi ha trasformato l’immagine del brand tedesco e ha decretato il suo successo nel mondo del motorsport.

Oggi, la massima espressione tecnica del cinque cilindri è costituita dal propulsore TFSI da 2.5 litri da 400 CV presente sulla generazione dell’Audi RS 3, sull’RS Q3, sull’RS Q3 Sportback, sulla TT RS Coupé e sulla TT RS Roadster.

Negli anni ‘80, l’architettura a cinque cilindri accompagnava i successi delle Audi da rally, sport turismo e di serie, fino ad equipaggiare l’Audi RS 2 Avant nel 1994, capostipite della gamma RS.

Con l’introduzione dell’A4 B05, il famoso powertrain ha dato l’addio al segmento D per tornare in auge nel 2009, accompagnato dalla sovralimentazione turbo e dall’iniezione diretta della benzina. Portata a 2.5 litri e destinata alla TT RS, la nuova generazione del motore nasceva in realtà da un progetto commissionato per la Volkswagen Jetta, prodotta nello stabilimento Volkswagen in Messico.

L’intento iniziale era quello di realizzare, per il mercato statunitense, un robusto motore aspirato dalla grande cilindrata e dalla coppia elevata. Quest’occasione è stata molto importante per il reparto ricerca e sviluppo di Audi. Disposto trasversalmente sull’Audi TT RS, nel 2012 il TFSI 2.5 arrivò a sviluppare ben 360 CV.

Per la nuova generazione della TT RS, i motoristi Audi riprogettarono integralmente il cinque cilindri nel 2016. Gli obiettivi erano decisamente ambiziosi: più potenza, meno peso, riduzione dei consumi e delle emissioni e contenimento degli ingombri. Venne adottato un basamento in alluminio che garantiva un alleggerimento di 18 kg. Nel complesso, il nuovo motore pesava 26 kg in meno rispetto alla precedente generazione.

In aggiunta, gli alberi a camme di aspirazione e scarico erano regolabili e, lato aspirazione, l’Audi Valvelift System (AVS) modificava la durata dell’apertura delle valvole su due livelli, in funzione del carico e del regime.

Complessi interventi hanno consentito di ridurre gli attriti interni e incrementare l’erogazione di potenza. Le piste dei cilindri sono state rivestite al plasma mentre il diametro dei cuscinetti principali dell’albero motore era più stretto e misurava 6 mm.

L’albero motore, cavo, pesava 1 kg in meno mentre i pistoni in alluminio integravano i canali per l’olio di raffreddamento. Dopo l’avviamento a freddo, la pompa dell’acqua commutabile non lasciava circolare il liquido di raffreddamento nella testata, consentendo così di raggiungere più rapidamente la temperatura di esercizio e con una conseguente ulteriore riduzione dell’attrito e un abbattimento di consumi.

Arrivando alla nuova generazione delle Audi RS 3 Sedan ed RS 3 Sportback, l’epopea del motore a cinque cilindri continua. All’interno della vettura, l’iconico TFSI 2.5 produce 500 Nm di coppia massima rispetto ai 480 Nm precedenti. La centralina evoluta assicura una superiore reattività alle pressioni dell’acceleratore. La potenza massima di 400 CV è ora disponibile da 5600 g/min anziché 5850 g/min come in passato.

La RS 3 di nuova generazione impiega 3,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h, ben tre decimi in meno rispetto al modello precedente. La velocità massima è invece autolimitata a 250 km/h, elevabile a richiesta a 280 km/h oppure a 290 km/h aggiungendo il pacchetto opzionale RS Dynamic Plus (che comprende anche freni carbo-ceramici e sospensioni a regolazione adattiva DCC).

Il turbocompressore a gas di scarico genera una pressione di sovralimentazione di 1,5 bar. Alla certosina riduzione degli attriti interni si accompagnano componenti di derivazione racing, quali la coppa dell’olio in magnesio. Inoltre, il basamento è in alluminio, le piste dei cilindri sono rivestite al plasma e l’albero motore è cavo.

Nonostante le prestazioni di riferimento, il propulsore della nuova Audi RS 3 è ancora più efficiente. La modalità Efficiency, selezionabile tramite l’Audi Drive Select, permette di ottimizzare i consumi. Infine, la nuova RS 3 viene fornita con due filtri antiparticolato di ampio volume.

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