Pelosi a Taiwan: la Corea del Nord minaccia nucleare. Cosa sta succedendo - La Stampa

2022-08-27 02:01:36 By : Ms. Amanda Liu

La voce de La Stampa

L’arrivo della speaker della Camera è previsto a Taipei per le 16 italiane. Le indiscrezioni sull'agenda si susseguono ma convergono su due punti: dovrebbe restare per la notte e incontrare la presidente Tsai Ing-wen

TAIPEI. «Pregate per lei. Auguratele un viaggio sicuro e che non sia definita dalla storia come una peccatrice che ha iniziato una escalation che porterà a una guerra su larga scala nello stretto di Taiwan». Lei è Nancy Pelosi, la speaker della Camera Usa che diverse fonti danno in arrivo a Taipei oggi intorno alle 22 locali (le 16 italiane). L'autore dell'avvertimento è Hu Xijin, il falco ex direttore del Global Times, media di stato in lingua inglese di Pechino. John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, ha praticamente confermato la visita: «Non sarebbe un avvenimento insolito, non ci lasceremo intimidire dalla retorica di Pechino». Le indiscrezioni sull'agenda di Pelosi si susseguono ma convergono su due punti: dovrebbe restare per la notte e incontrare la presidente Tsai Ing-wen. Ciò significa che non si tratterebbe di uno «scalo tecnico», l'opzione che avrebbe potuto «salvare la faccia» di Pechino senza cedere alle sue minacce. Ma a decidere la reazione della Cina a quella che ritiene una «provocazione inaccettabile» sarà Xi Jinping. Dopo una retorica da fuoco e fiamme, è difficile non arrivi una risposta forte. Ipotesi più morbida: nuovo record di incursioni aeree nello spazio di identificazione di difesa aerea. Altre opzioni: il passaggio di jet direttamente sopra l'isola di Taiwan o un'azione su una delle isole minori, magari quelle semi disabitate del mar Cinese meridionale (Dongsha e Taiping). Ieri, intanto, il comando orientale dell'esercito cinese ha rilasciato un video in cui si dice «pronto a combattere il nemico». Sono state annunciate due nuove esercitazioni militari da oggi al 6 agosto tra il golfo del Bohai e il mar Giallo, oltre a quelle già previste al largo del Guangdong, all'imbocco del mar Cinese meridionale.