ASUS ProArt, come creator e professionisti possono creare una workstation con CPU AMD | Hardware Upgrade

2022-08-08 04:34:51 By : Mr. Changshun Xia

La gamma ASUS ProArt contempla anche schede madri AMD con cui realizzare da soli workstation di tutto rispetto. Partendo dalla ASUS ProArt X570-Creator WiFi abbiamo assemblato una workstation ProArt grazie a una serie di componenti ASUS di alto livello: potenza, versatilità e connettività le parole d'ordine.

Di recente abbiamo visto come realizzare un "PC ASUS ProArt", ma la gamma dell'azienda taiwanese pensata per creator e professionisti è particolarmente ricca e comprende anche diverse motherboard AMD, grazie alle quali è possibile realizzare workstation molto potenti puntando sulle CPU con tanti core e thread del progettista statunitense.

Sull'onda del sistema realizzato in precedenza vi spieghiamo come realizzare un PC parimenti veloce e potente con CPU AMD, pensato per rispondere alle necessità dei creator moderni che si dividono tra l'editing con Photoshop, un rendering con DaVinci Resolve, uno streaming su Twitch o YouTube e sane sessioni di gaming.

Il PC ASUS ProArt in oggetto vede il suo cuore nella scheda madre ASUS ProArt X570-Creator WiFi pensata per supportare anche le CPU più esigenti grazie a 14+2 fasi di alimentazione e componenti di alta qualità. La scheda madre socket AM4, caratterizzata dal popolare formato ATX, può ospitare microprocessori AMD Ryzen  fino all'attuale serie 5000 basata sull'ottima architettura Zen 3, capace di coniugare alte prestazioni in multi-thread e anche in single-thread.

Ospitare un processore di fascia alta, come il 16 core AMD Ryzen 9 5950X o il 12 core AMD Ryzen 9 5900X che abbiamo installato sulla nostra piattaforma richiede sia un alto numero di fasi e un'ottima alimentazione, assicurata anche dal connettore ProCool II, ma anche un sistema di raffreddamento del VRM adeguato: in questo senso ASUS ha lavorato bene, apponendo un dissipatore massiccio sulle fasi di alimentazione che circondano il socket.

Sempre in termini di raffreddamento è bene rilevare che la motherboard ASUS ProArt X570-Creator WiFi non è dotata di ventola per dissipare il calore prodotto dal chipset, aspetto che ha contraddistinto moltissimi modelli negli anni passati e a cui ASUS ha ovviato con una soluzione passiva elegante ed efficace.

Sulla motherboard sono presenti tre slot PCI Express 4.0 x16, due dei quali rinforzati per sopportare il carico imposto anche dalle schede video più potenti e pesanti. La scheda madre ASUS ProArt è dotata di quattro slot DIMM permettono di installare fino a 128 GB di memoria DDR4, mentre per quanto riguarda l'archiviazione ci sono ben tre connettori M.2 che permettono di installare unità PCI Express 4.0 ad alta velocità. Per compiti di mero stoccaggio dei dati potete optare per le sei porte SATA 6 Gbps e installare altrettanti SSD da 2,5 pollici o hard disk da 3,5 pollici.

Caratteristica fondamentale della ASUS ProArt X570-Creator WiFi è la completezza delle caratteristiche e funzionalità, sempre con un occhio rivolto ai creator. Tra le porte posteriori troviamo due Thunderbolt 4 USB Type-C, quattro USB 3.2 Gen 2 Type-A (10 Gbps) e altrettante di tipo Gen 1 (5 Gbps), oltre a un'uscita HDMI e un ingresso DisplayPort. Di primaria importanza per i creator anche la connettività, fronte su cui ASUS non ha certo lesinato: una Ethernet è da 2,5 Gbit, l'altra da 10 Gbit. Infine, ASUS supporta la connettività wireless tramite un apposito modulo.

Se si ritiene il modello X570 eccessivamente dotato di funzionalità o costoso, ASUS propone in alternativa la ProArt B550-Creator, un'altra motherboard AM4 per CPU fino ai Ryzen 5000, pensata per chi necessita di una piattaforma hardware meno potente e con qualche rinuncia sul fronte delle funzionalità: a bordo solo due slot M.2 e connettività Ethernet 2,5 Gbit, seppur sempre tramite due connettori. Tutte le motherboard ProArt possono essere acquistate anche da Amazon.

Questa volta l'assemblaggio "da zero" del PC, complice il lavoro svolto nella precedente occasione, è stato minimo da parte nostra. Siamo partiti sempre dal case ASUS TUF Gaming GT501 nell'elegante colorazione bianca. Il case mid-tower (552 x 251 x 545 mm) può ospitare schede madri in formati differenti, fino all'E-ATX, quindi ci ha garantito lo spazio necessario per ospitare la nostra ASUS ProArt X570-Creator WiFi.

Lo chassis offre tre alloggiamenti per unità da 2,5 pollici e quattro combo da 2,5 / 3,5 pollici, anche se il nostro consiglio è di optare per uno o più SSD M.2 PCIe 4.0 da installare negli slot della motherboard per la produttività in tempo reale, affidandosi a capienti SSD da 2,5" o hard disk da 3,5" per compiti di archiviazione.

Il case offre spazio per dissipatori a liquido e presenta tre ventole frontali e una posteriore preinstallate che assicurano un flusso d'aria ottimale per l'hardware all'interno. Per costruire la nostra workstation casalinga su base AMD abbiamo rimosso la motherboard precedente smontando la testata del raffreddamento a liquido, tolto l'SSD e scollegato la scheda video e tutti i cavi di alimentazione. Non siamo dovuti così intervenire di nuovo sul lavoro di cable management, se non per nascondere un cavo in più necessario sulla precedente configurazione.

Abbiamo quindi posizionato la ASUS ProArt X570-Creator WiFi all'interno del case TUF Gaming GT501, installato nel socket una CPU AMD Ryzen 9 5900X e proceduto ad apporre, dopo la necessaria pasta termica, la testata del ROG Ryujin II 360.

Il dissipatore a liquido in questione è basato su una pompa Asetek di settima generazione e un radiatore da 360 mm in alluminio. Due gli elementi peculiari di questo dissipatore: le tre ventole Noctua NF-F12 InductrialPPC 2000 PWM da 120 mm che garantiscono alte prestazioni e rumorosità contenuta, a cui si aggiunge un display LCD da 3,5 pollici che fornisce informazioni utili sul funzionamento dell'hardware oppure può essere impiegato per mostrare animazioni personalizzate. Ma c'è di più: sotto al display LCD c'è una ventolina che aiuta nel raffreddamento dell'area del socket.

Anche su questa motherboard per installare l'unità M.2 abbiamo rimosso il dissipatore di calore posto da ASUS sullo slot svitando due viti, rimosso la pellicola in plastica che copriva il pad termoconduttivo e, una volta inserito l'SSD M.2, l'abbiamo bloccato tramite il meccanismo Q-Latch di ASUS. Dopodiché abbiamo riavvitato il dissipatore di calore sopra l'SSD M.2.

L'ultimo tassello è stato quello di installare la scheda video ASUS TUF GAMING RTX 3090 Ti, un mostro di potenza pensato da NVIDIA proprio per giocatori e creator: a bordo ci sono 24 GB di memoria ad alta velocità che aiutano i creator nel lavoro di editing e creazione in tempo reale di modelli e video, ma anche nel rendering con software come Blender, Maya o Cinema4D. La GeForce RTX 3090 Ti è tra tutte le GPU GeForce quella che si abbina meglio alle necessità in costante evoluzione dei creator: è semplicemente la scheda video più potente in circolazione.

Non è quindi restato altro che collegare tutti i cavi, tra cui quello con finale a 12 pin che rappresenta un plus per configurare un sistema pulito, senza troppi cavi per alimentare una scheda video così esosa come la RTX 3090 Ti. Merito ovviamente dell'alimentatore ROG THOR 1000W Platinum II, una soluzione certificata 80 PLUS Platinum, con condensatori giapponesi con basso ESR per garantire un'efficienza dell'89% al 100% del carico e del 92% al 50% del carico.

La maggiore efficienza di questo alimentatore si traduce in meno calore, riduce il rumore della ventola e aumenta l'affidabilità. All'interno del PSU troviamo un sistema di raffreddamento passivo piuttosto imponente e questo fa sì che la ventola rimanga ferma più a lungo possibile. Nel caso dovesse entrare in funzione, la ventola assiale da 135 mm con doppi cuscinetti a sfera si mantiene comunque silenziosa. Questo modello è dotato anche di un pannello OLED che ne aumenta l'appeal estetico, anche se nel nostro caso è tuttavia nascosto dietro la copertura del case.

A questo sistema abbiamo abbinato un monitor di fascia non alta, altissima, l'ASUS ProArt PA32UCG-K che potete acquistare su Amazon questo indirizzo, un monitor per chi guarda all'eccellenza nella riproduzione dei colori. Le specifiche parlano da sole: 32 pollici 4K, retroilluminazione Mini LED a 1152 zone, refresh rate a 120 Hz, supporto di più formati HDR (Dolby Vision, HDR-10, HLG) e certificazione VESA DisplayHDR 1400. ASUS, inoltre, indica un Delta E sotto 1 e copertura del gamut DCI-P3 del 98%. La connettività include una doppia porta Thunderbolt 3, DisplayPort, HDMI (2.1) e un hub USB integrato, mentre chi desidera calibrare il pannello può farlo autonomamente grazie al colorimetro X-rite i1 Display Pro incluso.

Sul fronte delle periferiche abbiamo corredato il nostro sistema con la tastiera TUF GAMING K7, una tastiera optomeccanica dotata anche di illuminazione personalizzabile Aura Sync, il mouse gaming TUF GAMING M4 con sensore da 16.000 DPI (disponibile sia nella versione wireless che in quella Air con scocca forata per un peso di soli 47 grammi) e un tappetino ROG Sheath con base in gomma e dimensioni XXL per alloggiare comodamente tastiere e mouse, e muovere quest'ultimo con la massima precisione e senza alcuna frizione.

La realizzazione del nostro sistema è stata per noi appassionati divertente, ma possiamo comprendere che non tutti siano disposti a investire il loro tempo oppure impegnarsi in un'operazione che richiede competenza tecnica. Chi desidera comunque avere una workstation ProArt può fare affidamento su "Powered by ASUS", un programma globale che conta partner selezionati in grado di offrire le migliori soluzioni personalizzate.

Attingendo alla vasta gamma di componenti ASUS, i partner possono creare un PC su misura per soddisfare le più disparate esigenze di ogni singolo utente, sia a livello di potenza che persino di estetica. C'è un sito dedicato legato al programma Powered by ASUS e di seguito ecco alcune configurazioni ProArt già pronte realizzate dai Partner certificati, ma che in molti casi sono perfettamente personalizzabili interfacciandovi direttamente con il negozio:

ASUS ha pensato ai bisogni dei creatori di contenuti anche sul fronte software. Chi punta sui prodotti ProArt (ma non solo) entro il 15 settembre 2022 ha diritto a ricevere un abbonamento gratuito di tre mesi o un mese ad Adobe Creative Cloud. Tutti i dettagli su questa offerta e i prodotti idonei li trovate all'interno di questa pagina. L'abbonamento ad Adobe Creative Cloud include anche 100 GB di cloud storage, Adobe Portfolio, Adobe Fonts e altro ancora. Il periodo di riscatto termina il 15 novembre 2022.

Se quanto detto già non bastasse a convincervi della bontà di monitor e schede madri ProArt, sappiate anche che tutti i modelli citati presentano anche un ulteriore, importante vantaggio: sono tutti assistiti da ben 5 anni di garanzia, una rassicurazione importante sulla qualità ed affidabilità di queste soluzioni. Tutti i dettagli per usufruire dell'estensione della garanzia li trovate alla pagina dedicata.

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