Caro bollette luce e gas: fino a 106 miliardi all'anno - Partitaiva.it

2022-09-10 02:10:04 By : Ms. Bonnie Wong

Con l’aumento del prezzo dell’energia elettrica, non solo il costo delle bollette per le utenze domestiche è aumentato, ma anche quello dell’energia utilizzata dalle imprese. In particolar modo, le imprese legate alla produzione, che sono definite come energivore, perché utilizzano ingenti quantità di energia o gas, sono state fortemente colpite dai rincari.

Si parla di un aumento che spesso può influire negativamente sull’intera organizzazione produttiva aziendale, perché si somma alle spese in uscita dell’impresa. In questo contesto, si stima che le aziende solamente nel 2022 abbiano registrato un aumento complessivo di prezzo dell’energia pari ad almeno 106 miliardi di euro.

Sono cifre non indifferenti, tenendo conto che insieme alla problematica dei rincari, va anche considerata nel suo complesso l’inflazione, che ha causato altrettanti aumenti di prezzo anche di altre materie prime, utili alle aziende a fini produttivi.

A stimare la spesa aggiuntiva che le imprese sostengono nel 2022 è l’Ufficio Studi CGIA, che effettua questo calcolo tenendo comunque in considerazione che i consumi rimangano pressoché invariati rispetto agli scorsi anni, e che i prezzi dell’energia non aumenteranno ulteriormente. Si tratta in entrambi i casi di fattori che comunque possono subire altre modifiche fino alla fine dell’anno.

Le imprese quindi dovranno gestire le uscite economiche aggiuntive per l’anno attuale di 106 miliardi di euro, e si parla ancora di un calcolo per difetto. Questo studio rende piuttosto chiara la situazione attuale, che preoccupa non solamente le famiglie, ma anche la sussistenza stessa aziende.

In uno scenario di questo tipo, il Decreto Aiuti bis, che è intervenuto per introdurre diversi cuscinetti economici a sostegno delle imprese di fronte ai rincari, potrebbe non bastare, per cui attualmente il governo sta discutendo di introdurre nuove misure, attraverso decreti specifici.

Al momento infatti il governo sta ipotizzando di nuove soluzioni contro l’inflazione galoppante, prendendo in considerazione non solamente il prezzo delle bollette, ma anche l’aumento dei costi di molti prodotti e materie prime di uso comune, fino ad arrivare ai prodotti alimentari.

Per ciò che riguarda il tessuto imprenditoriale italiano, gli aumenti hanno già portato alla chiusura di numerose attività, perché per le stesse imprese nella peggiore delle ipotesi è più conveniente chiudere piuttosto che continuare a produrre.

Una delle considerazioni che il governo sta portando avanti è quella di introdurre un tetto massimo di spesa per le bollette della luce e del gas, per ciò che riguarda le imprese. Al momento infatti rimangono attivi alcuni sostegni per le famiglie, come il bonus bollette 2022, e alcuni contributi a fondo perduto e sgravi per le aziende, ma presto potrebbero non bastare, soprattutto per il tessuto imprenditoriale del paese.

Il governo con Mario Draghi avrebbe richiesto più volte all’Europa di introdurre questo tetto massimo in modo da garantire alle imprese una soglia oltre il quale l’inflazione non possa toccare i prezzi di energia e gas utilizzati dalle imprese. Tuttavia per il momento si parla solamente di ipotesi.

I rincari che toccano le aziende non riguardano solamente l’Italia, ma sono estesi anche agli altri Stati membri dell’Unione Europea, per cui un tetto massimo di spesa di questo tipo, se imposto, potrebbe essere esteso per tutta l’UE.

Va anche considerato che al momento sono previste le elezioni per fine settembre 2022, per cui si attende di conoscere le strategie sull’argomento che verranno applicate successivamente. Per dare una stima dei fondi messi a disposizione dallo stato per contrastare i rincari dal 2021 ad oggi, si parla di 22,2 miliardi di euro iniziali, a cui sono stati aggiunti con il Decreto Aiuti altri 17 miliardi di euro. Eppure anche questi potrebbero non bastare.

In attesa di conoscere le prossime evoluzioni, vale la pena vedere quali sono le misure che attualmente sono messe a disposizione delle imprese per contrastare il caro bollette di luce e gas che continuerà nei prossimi mesi. Va ricordato che le misure attuali sono state introdotte dal Decreto Aiuti bis, in aggiunta a quelle precedenti.

Per il quarto trimestre del 2022 le imprese possono ricevere i seguenti sostegni:

Questi sostegni hanno già visto un aumento per ciò che riguarda le percentuali di agevolazione del bonus bollette dedicato, sia per le imprese che consumano grandi quantità di energia (imprese energivore) e di gas (imprese gasivore) che per quelle che non sono definite come energivore.

Oltre agli aiuti alle imprese, rimangono invariati anche i sostegni per le famiglie italiane, in particolare il bonus sociale che introduce uno sgravio al pagamento delle bollette automatico per chi ha un ISEE inferiore a 12.000 euro.

Una ulteriore soluzione proposta dal governo contro l’inflazione è quella di aumentare notevolmente la produzione di energia rinnovabile nel paese, in particolare tramite impianti fotovoltaici. Alcuni incentivi infatti danno una spinta all’intero comparto, e si parla anche attualmente di autoconsumo fotovoltaico con relativi guadagni per imprese e famiglie.

Viene in questi mesi esteso il modello unico semplificato per gli impianti fotovoltaici e termici che abbiano una potenza di 50 Kw all’ora, con un massimo di 200 Kw. Inoltre vengono introdotti ulteriori sostegni per quanto riguarda le regioni del sud Italia, per l’autoproduzione delle imprese di energia rinnovabile, e il miglioramento energetico complessivo dell’impresa.

In breve, sono incentivate le produzioni di energia rinnovabile tramite fotovoltaico non solamente per i privati cittadini, ma anche per le imprese, per cui vengono introdotti sostegni appositi per le PMI. Si parla attualmente di un Fondo rinnovabili da 267 milioni di euro.

Attualmente in Italia, ma anche in altri stati europei, si assiste ad un aumento del prezzo delle bollette di luce e gas sia per le famiglie che per le imprese, principalmente a causa dell’inflazione e dell’aumento del prezzo delle materie prime.

Al momento per le imprese sono presenti diversi contributi a fondo perduto, tuttavia il governo ha chiesto all’Europa di introdurre un tetto massimo di spesa per le imprese.

Al momento il Decreto Aiuti bis ha stabilito alcune misure per le imprese: dall’eliminazione degli oneri di sistema al taglio dell’IVA, fino ai contributi a fondo perduto. Ecco di cosa si tratta.

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