Morte Falconio: cordoglio da sindaci e politici - Abruzzo - ANSA.it

2021-12-29 10:09:14 By : Mr. James Guo

(ANSA) - PESCARA, 23 DIC - Cordoglio da sindaci e mondo della politica per la scomparsa dell'ex presidente della Regione Abruzzo, Antonio Falconio, morto ieri all'età di 83 anni. "A nome mio e dell'intera giunta regionale - ha dichiarato il governatore d'Abruzzo Marco Marsilio - esprimo ai suoi familiari il profondo cordoglio per la perdita di una persona che ha saputo condurre un'importante attività amministrativa tesa a fare crescere e a valorizzare la nostra regione".     "Politico d'altri tempi, uomo delle istituzioni sobrio ma popolare - ricorda l'assessore regionale al Bilancio Guido Liris - nonostante le nostre diverse appartenenze, gli va riconosciuto uno stile che oggi purtroppo non appartiene più alla classe dirigente, nella maggior parte dei casi. La sua attività amministrativa è stata tesa a fare crescere e a valorizzare l'Abruzzo nel suo complesso".     "Aquilano illustre, uomo di spessore - sottolinea il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi - ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla politica, con passione e vigore. Ai suoi cari, l'abbraccio dell'Aquila".     L'ex parlamentare Gianni Melilla lo ricorda così. "Sino a prima del Covid ci vedevamo spesso il lunedì alla Camera ed era sempre piacevole conversare con lui. Il suo tono era sempre colloquiale, in tanti anni non l' ho mai visto alzare la voce, diceva tutto in modo calmo e gentile anche le cose più divisive.     Con lui sono stato dieci anni alla Regione Abruzzo: nella prima legislatura lui presiedeva la Giunta e io il Consiglio, nella seconda eravamo all'opposizione: la nostra collaborazione è stata sempre piena e si è trasformata in una bella amicizia anche se appartenevano a due generazioni diverse. È stato un democristiano colto, aperto al cambiamento e al dialogo con la sinistra democratica e radicale. Il suo partito non lo ha trattato sempre bene ma non lo dava a vedere. Era un giornalista vero e ha scritto sino alla fine. Se ne è andato un grande abruzzese, una persona per bene, un intellettuale politico della prima Repubblica, quella migliore".     "E' scomparso un uomo di spessore, che ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla politica, con passione e vigore per l'Abruzzo". E' quanto ha dichiarato il segretario regionale dell'UDC, Enrico Di Giuseppantonio. "Un uomo che ho avuto la fortuna di conoscere e che ha sempre dimostrato di interpretare la politica con passione e impegno - spiega Di Giuseppantonio -, una persona che ha saputo condurre un'importante attività amministrativa, tenendo sempre davanti a se come obiettivo la crescita dell'Abruzzo. Falconio lascia un grande vuoto in tutti noi e a nome mio e dell'UDC abruzzese porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia".     "Lo conobbi - spiega la deputata Dem Stefania Pezzopane - nella campagna elettorale delle regionali del '95. L'esperienza straordinaria di Abruzzo Democratico in cui unimmo la sinistra con l'area democristiana e vincemmo le elezioni regionali. Un esperimento politico che poi fu replicato anche altrove. Fu subito stima e simpatia reciproca tra noi. Fui la prima degli eletti in Provincia dell'Aquila e mi nominò assessore all' urbanistica ed ai Parchi, a fine legislatura mi dette anche la delega alla Cultura. Fu un'esperienza straordinaria, di messa in campo di idee, rapporti, strategie. Io ero alla mia prima esperienza con funzioni di governo, la più giovane della giunta regionale, mi considerava la mascotte e fu esaltante. Antonio Falconio si fidava di me e mi lasciava fare, creammo molto e lanciammo l'Abruzzo regione dei Parchi e della cultura con tutte le leggi di settore. Ma la sua opera più importante in quegli anni fu ottenere da governo ed Europa il cosiddetto phasing out, ovvero un cuscinetto di risorse per uscire dall'obiettivo 1. Non era stato previsto e l'Abruzzo rischiava, senza paracadute, di non farcela. Purtroppo per poche migliaia di voti la coalizione progressista perse le elezioni. Rimasi delusa quando Falconio ci lasciò, ma poi ci siamo ritrovati ed abbracciati. Questa estate l'ultima volta, sempre con simpatia, a ricordare le nostre interminabili riunioni di giunta regionale, le nostre discussioni proficue." Commozione e cordoglio anche nella comunità di Navelli, sua città natale. "Siamo costernati e ci stringiamo alla famiglia del nostro compaesano colpita da un grave perdita. Antonio - ha detto il sindaco di Navelli Paolo Federico - era una persona speciale, un amico e un navellese che ha portato in alto l'orgoglio di appartenere a questa terra, un uomo che ha sempre mantenuto alti i valori di democrazia e di libertà, rispettando sempre anche chi non la pensava come lui. Sono convinto che i suoi insegnamenti, il suo impegno nel portare avanti tante battaglie politiche e le sue capacità professionali, non saranno dimenticate a partire dalla nostra comunità". (ANSA).    

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